Santo Natale 2022
Buon Anno 2023
Carissimi Confratelli,
“Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse” (Is 9,1)
Queste parole del profeta Isaia che leggeremo a Natale alla Messa di Mezzanotte ci aiutano a cogliere il senso profondo di questo momento liturgico che siamo chiamati a vivere anche quest’anno. Esse riflettono bene il difficile momento storico che il mondo e la Chiesa stanno vivendo. Raccontano anche naturalmente qualcosa della nostra esperienza di religiosi. Le tenebre, con il loro carico di incertezze, dubbi, violenze e morte a diversi livelli, sembrano segnare inesorabilmente la vita della nostra società e per certi versi anche quella della nostra comunità come anche della Chiesa.
Alla fine chi vincerà non saranno le tenebre ma la luce che significa vicinanza, incontro, vita, giustizia e gioia. Per questo motivo il Santo Natale è portatore di una grande speranza che fonda la sua ragion d’essere nella fedeltà di Dio alle sue promesse: ”oggi è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore” (Lc 2,11). E’ questa certezza che da sempre sostiene la fede della Chiesa e dà anima alla sua azione missionaria e nello stesso tempo motiva il nostro impegno nella vita religiosa e dà un rinnovato slancio al nostro ministero a servizio del popolo di Dio ovunque nel mondo.
a) Auguri
A nome anche del Consiglio generale sono a porgere ad ognuno di voi che lavorate in ogni angolo della terra, gli auguri più belli e fraterni di un Santo Natale e di un Felice e prospero anno Nuovo. In particolare desidero far giungere questo messaggio augurale ai nostri giovani in formazione, ai confratelli malati, anziani, e a coloro che stanno vivendo il dramma della guerra in Mozambico e Ucraina e a quelli che lavorano in un clima di alta tensione sociale e politica specialmente in Myanmar e ad Haiti. Gli stessi auguri giungano con intensità ed affetto ai cari Laici Salettini e alle Suore de La Salette che nel mondo condividono con noi lo stesso entusiasmo della missione. Che la luce, proveniente dalla grotta di Betlemme, squarciando le tenebre del male, porti uno spiraglio di speranza, di pace e di serenità a tutti e ad ognuno.
b) Cammino sinodale
Sulla scia del cammino da compiere insieme nello spirito della sinodalità cui ci chiama papa Francesco, il Consiglio generale si è dato un programma di animazione della Congregazione per gli anni che ci separano dal Capitolo generale 2024 che si articola e sviluppa attorno a tre verbi - incontrare, ascoltare e condividere - che parlano di dinamismo e di coraggio nel vivere il presente e di sfida nell’affrontare il futuro.
Abbiamo già riflettuto lungo quest’anno sul verbo “incontrare” che ci invitava ad uscire da noi stessi, ad aprire la porta della nostra casa e del nostro cuore al fratello che condivide con noi la stessa vita di comunità e la stessa missione, come pure a coloro che avremmo incontrato per strada o nel ministero. Un verbo ancora che racchiude in sé l’idea del prendere l’iniziativa e di fare il primo passo verso l’altro. In una parola era un invito forte a fare di ognuno di noi dei “buoni e autentici samaritani” del nostro tempo. Suonava, inoltre, come un richiamo forte ad essere religiosi e comunità in “uscita”… per diventare degli artigiani di pace e di dialogo.
Il secondo verbo di questa triade, è “ascoltare”. Esso ci accompagnerà nella riflessione durante tutto il nuovo anno che sta per iniziare. Perché prenda forma concreta richiede da parte nostra un atteggiamento di umiltà, la capacità di mettere a tacere i nostri sentimenti e di far silenzio, desiderando solo di conoscere meglio l’altro.
Richiede, inoltre, una particolare dose di disponibilità all’incontro e uno sforzo di metterci nei panni del fratello aprendoci alle sue ragioni senza proferire alcun giudizio nei suoi confronti ma anzi porgendogli la mano per sostenerlo nelle sue difficoltà e per condividerne aspettative e progetti. Il dialogo infatti nasce dall’ascolto attento, rispettoso e libero da qualsiasi pregiudizio verso chiunque. In questo approccio fraterno possiamo fare nostra la preghiera a Dio del giovane Salomone nel momento in cui si accingeva ad essere unto re d’Israele: “ Signore, mio Dio, concedi al tuo servo un cuore che ascolta…” (1Re 3,9 )
E’ un’esperienza questa che deve essere vissuta anzitutto a livello della nostra vita personale, sostenuta sempre dall’ascolto attento della Parola, e anche quella comunitaria. Se agiremo così saremo certamente in grado di sviluppare più sereni e proficui rapporti con gli altri ovunque li incontriamo.
c) Un nuovo vescovo
L’11 novembre, festa di S. Martino di Tours, il Santo Padre Francesco ha nominato vescovo di Ambanja, diocesi a nord ovest del paese, il nostro confratello P. Donatien Francis Randriamalala della Provincia di Madagascar. Questa elezione è un grande motivo di gioia per la nostra Congregazione perché la possiamo accogliere e ritenere come un gesto di stima e di apprezzamento da parte di papa Francesco per il lavoro missionario svolto fin qui dai nostri confratelli sull’isola rossa. L’ordinazione episcopale avrà luogo nella cattedrale di Ambanja il 15 gennaio 2023. Sarò presente al rito con il P. Mémé, segretario generale. Affidiamo questo confratello e il suo ministero episcopale all’attenzione materna di Maria, madre e messaggera della misericordia divina.
d) Eventi in Casa generalizia
Nei primi giorni di dicembre la comunità della casa generalizia ha vissuto due momenti di grande impatto emotivo:
- la partenza per l’Argentina - lunedì 5 dicembre - di P. Manuel dos Reis Bonfim, consigliere generale, con la missione di animare la comunità locale come delegato del Superiore Generale con residenza a Cordoba nella casa centrale del Distretto. Pur continuando a far parte del Consiglio Generale rimarrà nel paese latino-americano per il tempo necessario al completamento della missione affidatagli. Gli auguriamo un felice soggiorno con la promessa di pregare perché la sua missione sia improntata a saggezza e porti i frutti da noi tutti auspicati;
- il ritorno alla casa del Padre – mercoledì 7 dicembre, vigilia dell’Immacolata - di P. Neil Jones, membro della Provincia degli USA - dopo una breve e apparentemente non dolorosa malattia. Era in Italia dal 2013. I suoi funerali sono stati celebrati nella nostra chiesa parrocchiale in Roma il venerdì 9 dicembre e il suo corpo riposerà per sempre nella tomba della Congregazione al cimitero Verano. Che il Signore lo abbia in gloria accolto e accompagnato in Paradiso dalla Bella Signora de La Salette.
e) La Salette: passaggio del testimone
Il 29 dicembre prossimo, al santuario de La Salette/Francia, avrà luogo la cerimonia ufficiale del passaggio delle consegne da P. Antoni Skalba MS (Rettore uscente) a P. Daniel Ramanantsitohaina MS (Nuovo Rettore). P. Antoni sarà a disposizione della sua Provincia (Polonia) a partire dal 1 gennaio 2023. A lui vadano i sinceri ringraziamenti del Consiglio Generale e di tutta la Congregazione per la sua presenza nella comunità internazionale e per il prezioso ministero svolto al santuario come Rettore durante questi ultimi sei anni. Gli auguriamo un felice rientro in Patria e un proficuo servizio nella nuova missione che i Superiori gli affideranno.
A P. Daniel esprimiamo tutta la nostra gratitudine per aver accettato l’oneroso incarico di animare la pastorale di accoglienza e di accompagnamento dei pellegrini che salgono sulla santa Montagna, in stretta collaborazione con la comunità internazionale ivi presente. Gli formuliamo, inoltre, gli auguri più belli e fraterni perché il suo ministero, svolto sotto la protezione e lo sguardo materno della Bella Signora, arricchisca il popolo di Dio di tutti quei frutti umani e spirituali che la Chiesa e la Congregazione si aspettano dalla nostra presenza al santuario.
f) Celebrazioni giubilari
Il Consiglio Generale si recherà nelle Filippine a partire dalla seconda metà del mese di gennaio e fino al 15 di febbraio 2023 per la visita canonica alla Provincia e per partecipare anche alle celebrazioni del 75° anniversario dell’arrivo dei Missionari salettini americani nel paese che culmineranno con la solenne messa di ringraziamento presieduta dal Superiore Generale l’11 febbraio nel santuario di Silang/Cavite. Tutta la Congregazione si unisce alla Provincia “Maria, Madre della speranza” nella preghiera di lode e di ringraziamento per tutti questi anni di presenza salettina, laboriosa e creativa nel paese e augura che in futuro non venga mai meno il coraggio e lo spirito missionario che animarono fin dal 1948 le scelte, la vita e il ministero dei primi confratelli provenienti dagli USA.
Che la Madonna de La Salette, nostra Madre e Patrona, benedica e protegga tutti.
Buon e Santo Natale e felice anno Nuovo!
Fraternamente vostro,
P. Silvano Marisa MS
Superiore Generale