Dall’11 al 15 settembre si è svolto in Polonia, presso il Santuario di Nostra Signora de La Salette a Debowice, il “3° Incontro Europeo dei Laici de La Salette”. All’Incontro hanno partecipato le delegazioni dei laici delle varie Province Europee (Italia/Spagna, Francia, Polonia, Svizzera) insieme ai Missionari de La Salette e le Suore di Nostra Signora de La Salette.
Nella nostra delegazione italo spagnola erano presenti persone provenienti da Torino, Roma e dalla Spagna. Per alcuni di noi era la prima partecipazione ad un Incontro Europeo , altri invece avevano già fatto questa esperienza…tutti comunque abbiamo avuto la bellissima sensazione di trovarci in una grande famiglia, dove le differenze linguistiche e culturali non sono state barriere al forte senso di fratellanza e di comunione sperimentato nei giorni trascorsi insieme. Il Santuario di Debowice ci ha accolto in tutta la sua bellezza e l’ottima organizzazione polacca ha fatto da cornice impeccabile allo svolgersi del convegno. Il tema trattato quest’anno è stato “Se si convertono le rocce diventeranno mucchi di grano. La vocazione e la missione del laico salettino europeo. Sfide e mezzi”. L’Incontro Europeo è stato aperto da padre Silvano Marisa, Superiore Generale della Congregazione, che ha sottolineato l’importanza della collaborazione attiva dei MS e delle SNDS con i laici, stabilita in modo particolare dalla decisione n.7 del Capitolo Generale dei Missionari de la Salette del 2012, e ha invitato a guardare al “terreno” comune che i laici e i missionari condividono : l’amore per la Madonna de la Salette e la ricchezza del carisma salettino!
Padre Silvano, ripercorrendo le 7 caratteristiche che tracciano l’identità del laico salettino, frutto dell’Incontro Europeo di Salmata del 2012, si è soffermato soprattutto sull’importanza di essere oggi, nel mondo, testimoni credibili della Buona Novella in tutti quegli ambiti della vita dove i sacerdoti non possono arrivare. Per essere “lievito” è necessario avere un’esperienza profonda con Dio, essere pieni della Sua presenza e della Sua misericordia. Padre Silvano ha quindi ribadito che è proprio nella conversione personale, alla quale ci chiama la Madonna alla Salette, il punto di partenza per essere veri testimoni e missionari della riconciliazione nel mondo di oggi.
L’Incontro è poi proseguito con la conferenza di padre H. Przezdziecki sulla “Dottrina Sociale della Chiesa nel contesto di La Salette”, che ha presentato un’analisi degli elementi che accomunano il messaggio di Maria alla Salette e il messaggio della Chiesa nella sua dottrina sociale, mostrando come entrambe rappresentino un “richiamo” al senso originario della vita e siano segni dell’empatia di Dio e della Chiesa verso il dolore che subiscono l’uomo e il creato.
Molto interessante è stata anche la conferenza di padre Z. Palys sulla Salette come fonte di speranza per l’uomo che si è allontanato da Dio. Molto bella l’immagine che Padre Palys, ripercorrendo la storia del peccato di Adamo e Eva nell’Eden, ci ha lasciato: la Salette è un eco della voce di Dio dal paradiso “ Adamo dove sei?”, che arriva fino a noi oggi “ uomo del diciannovesimo secolo dove sei?”, a conferma di come tutta la storia della salvezza sia la storia della ricerca dell’uomo da parte di Dio. Poi padre Palys ha proseguito nella sua conferenza sottolineando come il linguaggio universale delle lacrime di Maria alla Salette ci dica quanto Dio soffre per l’allontanamento dell’uomo e come per questo sia instancabile nel continuare a chiamare l’uomo alla conversione: “Se si convertono le rocce diventeranno mucchi di grano….”.
Il lavoro svolto nei vari gruppi linguistici su alcuni spunti lasciati al termine di ogni conferenza ha permesso una condivisione più profonda delle tematiche presentate. Il confronto in gruppo dell’ultimo giorno sul tema “Propositi e impegni per il futuro, come proseguire il cammino?” è stato poi particolarmente fruttuoso perché ha consentito di produrre un documento ufficiale, le “Conclusioni del 3° Incontro Europeo”, in cui sono stati individuati alcuni punti di orientamento comune a livello europeo che riguardano la formazione, la preghiera, la comunicazione, l’identità del laico salettino. Non meno importanti sono stati tutti i momenti di preghiera animati dalle varie delegazioni e vissuti insieme in un clima di forte comunione. Non sono neanche mancati, durante l’Incontro, momenti di svago e convivialità. Molto interessante è stata la visita alle Chiese di Legno, molte patrimonio dell’Unesco, organizzata nell’ultimo giorno dell’Incontro. Come da tradizione la serata folkloristica, che si è svolta in un incantevole laghetto nei dintorni di Debowice, ha regalato una gioiosa serata in allegria a tutti quanti e una bella sorpresa: la proposta di organizzare il prossimo Incontro Europeo in Spagna! In attesa di rincontrarci siamo certi che la ricchezza ricevuta in questo Incontro non sia dono solo per noi, che abbiamo avuto la possibilità di partecipare, ma vada portata e condivisa dove ognuno di noi vive! Qui di seguito alcune testimonianze dei partecipanti:
"Incontrare in Polonia i laici salettini europei è stato un immergersi totalmente in un clima di meravigliosa fratellanza, sentirsi pienamente parte della grande famiglia dei figli di Dio. Poter pregare insieme nelle diverse lingue, sentire intonare un'Ave Maria in polacco, in tedesco o ancora in francese, e proseguire poi nella mia lingua, partecipare alla S.Messa mattutina e riconoscerne perfettamente le varie parti, perché sono ovunque uguali, cantare gli inni alla Vergine con diverse parole ma con la stessa melodia, tutto questo, insomma, è stato davvero molto emozionante.
Durante una fiaccolata notturna, io e Rosa Ana, la mia sorella salettina spagnola, strette in un unico abbraccio, abbiamo depositato la nostra piccola luce ai piedi della Vergine Piangente, ed abbiamo pregato insieme per i nostri figli, ognuna per i figli dell'altra. Questo è stato il momento che più mi ha commossa... non esisteva barriera di nazionalità, lingua o status sociale, solo due madri unite dall'amore. Accolta, poi, in modo impeccabile dai Missionari Salettini e sostenuta dal clima di intensa preghiera vissuta con i Laici Europei, torno a casa con il cuore pieno di gratitudine verso Nostro Signore che mi ha chiamato a vivere questa esperienza e mi sento pronta: andiamo!!! Facciamolo conoscere a tutto il Suo popolo!" Aurora
“Non è facile riassumere 5 giorni vissuti così intensamente con i Laici Europei e con i Missionari della Salette, al servizio di Maria. Cosa dire di questa esperienza? Per me una novità! Sono legata a N.S. della Salette da alcuni anni, colpita dal suo messaggio e dal luogo in cui Lei dal Cielo è scesa sulla terra per parlare agli uomini. Da allora il richiamo di quel luogo santo colmo di serenità e pace è stato forte e quando ho scoperto, alcuni anni dopo, che a Torino c’era una piccola cappella dedicata a N.S. della Salette ed un gruppo di preghiera che si riuniva ogni lunedì sera, ho incominciato a parteciparvi, da lì l’invito a partecipare all’Incontro Europeo di Debowieç , possibilità che mi ha colto di sorpresa ed anche un po’ incuriosita. Mi è subito piaciuta però l’idea di esserci. Sono arrivata a Debowieç col piccolo gruppo di Torino senza aver assolutamente chiaro cosa muoveva in me questo viaggio e questo incontro. I Padri Salettini hanno davvero superato ogni mia aspettativa riguardo all’accoglienza, alla disponibilità ed alla capacità di favorire la condivisione con gli altri gruppi europei presenti all’incontro, di questo sarò loro sempre grata. La loro presenza spirituale, ma anche gioiosa, ha fatto il resto. E’ stata una faticosa ma bella sorpresa ogni giorno vissuta là. La domanda “perché sono venuta qui?” però continuava a non avere risposta. Avevo già visitato alcuni luoghi della Salette, in Polonia, compreso il Santuario di Debowieç, per cui non era la curiosità di conoscere quel particolare luogo, ma c’era in me il desiderio di fare questa nuova esperienza e incontrare nuove realtà culturali con un comune denominatore: l’amore incondizionato per la MAMMA CELESTE. Spero che N.S.de La Salette mi aprirà gli occhi o meglio il cuore su ciò che non ho ancora capito, su ciò che mi viene richiesto di fare concretamente dopo questa esperienza coinvolgente; spero che mi aiuterà a scoprire giorno per giorno, nella mia quotidianità, il filo conduttore che lega il mio primo viaggio alla Salette, ai miei successivi viaggi in Polonia, all’incontro Europeo di Debowieç e al mio prossimo futuro di “laica salettina in erba”( se così posso definirmi) con Lei, LA MADRE, come guida. Questa è la mia curiosità, la mia speranza a cui aggiungo anche il mio desiderio di saper fare tesoro di quanto ho vissuto, nonché di darne testimonianza viva e concreta. Per ora posso solo sottolineare alcune voci che tra le tante ascoltate durante quei giorni, mi riecheggiano:
- Testimoniare la speranza che noi, in primis, viviamo e provare a trasmetterla agli altri;
- Riconciliarci prima con noi stessi, solo dopo ci si può riconciliare con gli altri;
- La conversione comincia dal cambiamento del nostro modo di pensare a 180°;
- Il messaggio della Salette è la Buona Novella proposta al mondo, ma non imposta;
- Particolare attenzione e accoglienza per coloro che vivono una vita di coppia non regolare (ad es. divorziati) poiché sono oggi una realtà che la Chiesa e i credenti non possono trascurare.
Che cosa ne farò concretamente di queste “voci che risuonano” non lo so ancora, ma sono certa che LA MADRE CELESTE è sempre presente accanto a me, come a ciascuno di noi , anche attraverso queste sottolineature che poi sono anche delle domande e non ci lascerà senza guida e senza risposta.” Mirella
“SONO STATA AL 3° INCONTRO EUROPEO DEI LAICI DE LA SALETTE CHE SI E' TENUTO IN POLONIA.
NON CONOSCEVO MOLTO, ANZI FORSE NULLA, DEI PROGETTI E PROGRAMMI DEL GRUPPO SE NON QUELLO DI CUI SONO STATA INFORMATA PRIMA DI PARTIRE. E' STATO SICURAMENTE UN INCONTRO MOLTO INTERESSANTE, DOVE HO CONOSCIUTO PERSONE ACCOGLIENTI E DISPONIBILI,
QUELLO CHE MI HA COLPITO ,PARLANDO CON ALCUNI DI LORO, E' CHE IL CAMMINO CHE CI ACCOMUNA E' ARRIVATO PER TUTTI IN UN MOMENTO DI SOFFERENZA ,DI RICERCA PER TROVARE UN SOSTEGNO, PER VIVERE IN PACE E CON SERENITA'. VORREI CHE TANTI CONOSCESSERO I 10 COMANDAMENTI DELLA RICONCILIAZIONE PERCHE' SONO IL CENTRO PER UNA VITA CRISTIANA CATTOLICA, CON L'AIUTO DELLA MADONNINA. DI LI’ SI PUO' PARTIRE PER UN CAMMINO DI SOSTEGNO E AIUTO A CHI INCONTREREMO.
GRAZIE A TUTTI “ Marialuisa
“Per me l'esperienza dell'Incontro Europeo dei Laici Salettini è sempre come un tornare a "casa". Sì perchè è come in famiglia: si ritrovano i vecchi amici, se ne incontrano di nuovi ed è sempre bello, molto arricchente ed entusiasmante, ci si ricarica a vicenda.
Questa mi sembra una cosa molto importante per chi desidera crescere nella spiritualità propria della Salette. Per quanto riguarda l'incontro vero e proprio è stato molto positivo, veramente le cose vissute sono state tante perchè comunque ogni incontro,ogni celebrazione e preghiera era particolare e profonda, ti toccava e ti faceva sentire un'emozione speciale nel cuore. Mi ha colpito particolarmente il clima di serenità che si è creato tra di noi durante quei giorni di permanenza. Nonostante la difficoltà linguistica riuscivamo a comunicare (ma come si sa noi italiani siamo molto capaci di esprimerci anche attraverso i gesti quando non si può con le parole). Certamente la mole di "lavoro" da fare è tanta, puo' spaventarci, anche se penso che, se si comincia a guardarle dal lato giusto, un piano per volta, saremo sicuri di poter arrivare in cima pur con qualche difficoltà. Questo non deve scoraggiarci perchè possiamo contare sempre sull'aiuto di Colei che ci ha permesso di far parte di questa Grande famiglia dei Laici Salettini. “ Anna
“Partecipo già da alcuni anni agli Incontri dei Laici Salettini e devo dire che, fin dall’inizio, sono stati per me soprattutto un’occasione preziosa di ampliare la mia conoscenza della “Salette” che fino ad allora era limitata all’ esperienza della realtà locale salettina che vivevo a Torino. Ogni volta, in questi Incontri, sperimento la gioia di rivederci, una forte unione e condivisione, un senso di appartenenza alla famiglia salettina che, di anno in anno, è andato sempre più crescendo. Anche dopo questo incontro torno a casa con tanto entusiasmo e con la consapevolezza che il nostro progredire in questo cammino a livello europeo è frutto della nostra presenza e partecipazione a questi Incontri ma soprattutto del nostro spenderci al servizio del carisma della Salette dove ognuno di noi vive.” Antonella
E' bello essere qui a questo Incontro Europeo, abbiamo individuato un percorso comune di formazione e di preghiera e il proposito di avere uno statuto unico. Ho preso coscienza di essere un laico salettino: ho un’identità, un gruppo di fratelli e sorelle con un intento comune , dettato dal carisma che la nostra “Mamma” ci ha donato: la riconciliazione. In un momento difficile della storia umana caratterizzato da guerre, divisioni, ingiustizie sociali, quando molte persone hanno escluso Dio dalla propria vita mettendo l’uomo al centro , la nostra famiglia di laici, in sintonia con i sacerdoti e le religiose, getta un seme di speranza per portare solidarietà e pace. E’ bello sentirsi in cammino, aver iniziato un percorso di conversione, la “ teshuvà” il ritorno a casa. Una strada da fare insieme: noi salettini, tutti i cristiani e l’umanità intera, nel segno di Maria. Parafrasando l’inizio de “I racconti di un pellegrino russo” mi sento di dire : “Per grazia di Dio sono uomo e cristiano, per azioni grande peccatore, per vocazione laico salettino” “ ROBERTO La delegazione italo-sapagnola