Festa della Salette 2017
« Ve l'ho mostrato l'anno scorso con le patate:…voi non ci avete fatto caso.. »
Carissimi Confratelli,
queste poche righe di augurio vi giungono dal santuario ove mi trovo con P. Adilson e P. Joe per l’incontro dei JRMS 2017, l’ultimo di questa nostra amministrazione. Vivremo e celebreremo insieme, su questa santa Montagna, il 171° Anniversario dell’Apparizione profondamente uniti a tutti voi che vivete sparsi nei quattro angoli del mondo.
Il mese di settembre è stato sempre per la Chiesa un mese dal sapore mariano. Infatti la liturgia ci fa celebrare diverse feste della Madonna: la sua presentazione al tempio (8), il nome di Maria (12), Maria SS. Addolorata (15). Sono memorie liturgiche che ci parlano della vicinanza di Maria alla storia di ogni essere umano e della sua personale e totale partecipazione alle sofferenze di Cristo per la salvezza dell’umanità. Dal 1846 dobbiamo aggiungere anche la sua Apparizione a La Salette avvenuta il 19 settembre.
Questo mese è importante anche per ognuno di noi in quanto siamo invitati a ritornare puntualmente alle ragioni profonde della nostra spiritualità che è fondamentalmente cristocentrica (cfr. n. 7 RdV) ma anche squisitamente mariana perché si ispira al messaggio di Maria nella sua Apparizione a la Salette e all’esemplarità della sua vita tutta dedita alla persona e all’opera di suo Figlio ( cfr n. 13 RdV).
Il mondo nel quale viviamo è molto amato da Dio ( Gv 3,16) ma ogni giorno di più si scopre fragile, in contraddizione con se stesso, malato e ferito dal male. Un mondo nel quale il dialogo sembra lasciare il posto all’indifferenza, all’egoismo, alla sopraffazione del più forte sul più debole, al disprezzo della vita e della persona nella sua dignità e unicità, all’incuria dell’ambiente e della natura in generale. Un mondo segnato da una migrazione di massa che se non ben governata può creare tensioni, incomprensioni e rifiuti, da una corruzione dilagante a tutti i livelli e assurta a regola di vita, da guerre locali che sembrano non finire mai, dal terrorismo senza frontiere che può seminare paura e morte ovunque.
Davanti a questa triste realtà potremmo essere portati a cedere ad un accomodante pessimismo tirando così i remi in barca perché incapaci di dare una risposta adeguata ed senso compiuto a tutto questo. Questo pericolo esiste ma non dobbiamo lasciarci andare alla rassegnazione che è un modo di agire e di pensare pagano ma al contrario dobbiamo reagire da cristiani nella consapevolezza certa che l’ultima parola l’avranno il bene e la vita e non il male e la morte (cfr. Ap.)
La Madonna a La Salette rimprovera al suo popolo di essere insensibile e di non far caso al decorso degli eventi che nel bene e nel male stanno segnando il cammino della sua storia e quella del mondo: “ Ve l’ho fatto vedere….e voi non ci avete fatto caso”.
Una domanda sorge spontanea: perché capita tutto questo e quale messaggio Dio vuole lanciare alle donne agli uomini del nostro tempo e in particolare a noi MS?
La missione di ogni salettino è di considerare attentamente la realtà che lo circonda come un “segno dei tempi” e come una lettera che Dio sta scrivendo all’umanità… da leggere alla luce della fede cercando di individuare e cogliere in essa le tracce della presenza di Dio e del suo passaggio. E di conseguenza egli si deve sforzare di essere ovunque un faro che diffonde luce e speranza nel cuore della gente che, provata, sfiduciata e spesse volte anche ferita dalla vita, incontra sul suo cammino di prete e di religioso. In tutto questo sia di grande incoraggiamento quanto il papa S. Giovanni Paolo II scrisse nella lettera a Mons. Dufaux, vescovo di Grenoble, per il 150° dell’Apparizione: “ La Salette è un messaggio di speranza, in quanto la nostra speranza è sostenuta dall’intercessione di Colei che è la Madre degli uomini” ( Vaticano, 6 maggio 1996).
E’ con sentimenti di grande gioia e di sentita riconoscenza a Dio e alla Bella Signora che comunico alla Congregazione, in occasione di questo 171° anniversario, l’apertura di una missione salettina a Pemba (Mozambico), raccomandata dal CdC dell’India 2017 (dec. 2), a partire dal mese di dicembre prossimo grazie alla disponibilità offerta da 3 confratelli di lingua portoghese provenienti dal Brasile (2) e dall’Angola (1). La decisione ufficiale da parte del CG sarà presa a breve.
Fin d’ora ringrazio di cuore, a nome di tutta la Congregazione, le due province che hanno risposto positivamente all’invito che Mons. Luiz Fernando Lisboa CP, vescovo di Pemba, ha rivolto al Consiglio Generale con lettera del 29 dicembre 2014.
Invito tutti a pregare perché questa nuova presenza in terra africana avvenga in spirito di sincero servizio alla Chiesa locale e si realizzi anche in piena sintonia con le prospettive missionarie che la nostra Congregazione si è data in questi ultimi anni a seguito degli inviti da parte di papa Francesco di volgere l’attenzione verso le periferie del mondo.
Il Capitolo Generale ormai è alle porte…. Auspico che tutta la Congregazione si prepari, fin d’ora, a celebrare questo grande avvenimento con la partecipazione attiva di ogni suo membro e con la quotidiana preghiera allo Spirito Santo perché il prossimo capitolo diventi un grazia per noi MS, per la Chiesa e per il mondo
Assieme al Consiglio Generale, desidero porgere a tutti i confratelli, novizi, studenti e religiosi di ogni età, soprattutto a quelli malati o in difficoltà, gli auguri più belli di Buona e Santa festa Patronale, senza dimenticare naturalmente le SNDS e i tanti Laici Salettini che a vario titolo condividono con noi le gioie e le speranze, come pure le ansie e le difficoltà connesse alla missione e all’annuncio del Vangelo nel mondo di oggi.
Che la Bella Signora de la Salette protegga e benedica tutti ed ognuno.
P. Silvano Marisa MS
Superiore Generale