Festa de La Salette, 2014

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Festa de La Salette, 19/09/2014

 

“Ebbene, figli miei, fatelo conoscere a tutto il mio popolo”   (Maria a La Salette)

 

“Risvegliate il mondo”      (Papa Francesco)

 

Carissimi Confratelli,

sono davvero felice di augurare, anche quest’anno, Buona Festa patronale a tutti voi che, presenti nei 5 continenti e mossi sempre da un rinnovato e indiscutibile amore alla Chiesa e alla nostra Congregazione, siete impegnati nell’annuncio della Buona Novella del Vangelo alla luce del messaggio di riconciliazione di Maria a La Salette.

Che la Vergine piangente de La Salette protegga e benedica ognuno di voi e anche i numerosi amici e i laici salettini che, con grande coraggio e encomiabile spirito di sacrificio e di servizio, condividono con voi le gioie, le sfide e le difficoltà della missione.

Questa celebrazione annuale ci invita, ancora una volta, a rileggere e ripensare la nostra storia personale con gli occhi, la mente e il cuore del Dio della Bibbia che sceglie il suo popolo, fa alleanza con lui e si fa suo compagno di viaggio. E poi a riscoprire in noi stessi la bellezza della nostra vocazione religiosa e missionaria rimotivando, qualora fosse necessario, lo spirito di appartenenza alla nostra grande famiglia religiosa salettina.

Papa Francesco, nell’incontro del 29 novembre scorso, ha chiesto ai Superiori Generali che i religiosi   dedichino le loro migliori energie umane e carismatiche a “risvegliare il mondo” in questo particolare e difficile momento che esso e la Chiesa stanno vivendo.

Il verbo “risvegliare” evoca sonno, stanchezza, scoraggiamento, valori assopiti, distrazione spirituale, superficialità e disinteresse nei confronti della fede. Sono atteggiamenti negativi che il mondo e il popolo di Dio in particolare conoscono bene in quanto ogni giorno ne fanno l’esperienza sulla propria pelle. In altre parole, rendere dinamico e accattivante l’annuncio del Vangelo agli occhi del mondo d’oggi, è la grande missione che Papa Francesco ha affidato alla vita religiosa.

La storia della Chiesa, con la santità di vita di molti suoi membri, attesta chiaramente che nei momenti di crisi e di difficoltà di ogni specie, la vita religiosa ha sempre costituito un punto di riferimento significativo per la ripresa e la qualità della sua missione e un richiamo forte alla fedeltà evangelica.

Perché questo invito del Papa possa rivelarsi davvero positivo e utile, il cambiamento deve iniziare anzitutto da ognuno di noi. Abituati sempre a parlare agli altri, siamo portati a dimenticare troppo facilmente che i primi ad essere evangelizzati siamo proprio noi. Siamo anzitutto noi che abbiamo bisogno di convertirci restaurando nella quotidianità della nostra esistenza la fedeltà alla consacrazione religiosa che a volte forse abbiamo sottovalutato o non curato abbastanza.

Siamo noi che abbiamo bisogno di “risvegliare” la nostra coscienza e il nostro modo di vivere per conformarli maggiormente allo stile di vita di Cristo. Solo così la nostra testimonianza potrà rendere un servizio generoso, adeguato e proficuo alla evangelizzazione. Il grosso equivoco nel quale facilmente possiamo cadere è quello di credere che tutto questo discorso riguardi gli altri e non noi stessi. Così facendo in effetti rischiamo di perdere una provvidenziale occasione di rendere la nostra vita religiosa propositiva e alternativa ai valori proposti e caldeggiati dal mondo di oggi.

La celebrazione dell’Anno dedicato alla Vita Consacrata nel 2015 è nata proprio dal forte desiderio di stimolare i consacrati a far sì che il loro modo di vivere la sequela di Cristo diventi “memoria efficace e vivente del Vangelo”.

Per questo motivo, la Chiesa auspica che “l’Anno della VC diventi davvero un’occasione di studio, ricerca, approfondimento e verifica per la vita religiosa in tutto il mondo, perché brilli sempre di più la luce della santità che dal volto di Cristo si propaga a tutti coloro che hanno scelto di seguirlo più da vicino nella scelta della radicalità evangelica”. (Lettera della CIVSVA ai Superiori Generali, agosto 2014)

Mi auguro che tale auspicio si trasformi in un impegno personale e comunitario per tutti i membri della nostra Congregazione.

Adagiarci su quanto di bene che abbiamo potuto fare fin qui senza proiettare il nostro sguardo al di là del presente e dell’orizzonte entro il quale agiamo ogni giorno , non è di aiuto né alla Chiesa né a noi stessi. Dobbiamo sempre rialzarci e riprendere il cammino ben sapendo che, come diceva Romano Guardini, il cristiano, e a maggior ragione, il religioso sono degli esseri in continua ricerca di Dio e di come meglio servirlo nel mondo e nella Chiesa di oggi.

Maria a La Salette, inviandoci in missione come Massimino e Melania, ci chiede di essere gli annunciatori della Buona Novella del Vangelo a partire dall’esperienza che di essa abbiamo potuto fare personalmente.

Prima di svegliare gli altri, quindi, dobbiamo sforzarci di “svegliare” noi stessi dal possibile e temibile torpore spirituale, comunitario e apostolico nel quale, senza saperlo, possiamo talvolta cadere.

Dal 27 luglio al 2 agosto 2014 ha avuto luogo il 3° incontro dei giovani laici salettini d’Europa nella nostra casa di Mörschwil (Svizzera). Esso è stato organizzato dalla KEP ( Commissione Provinciali MS d’Europa). Vi hanno partecipato una sessantina di giovani provenienti da ben 7 nazioni e accompagnati dai loro animatori. Una cosa davvero meravigliosa vedere tanti giovani diversi per età, provenienza, lingua e colore della pelle stare insieme per 4 giorni mossi dallo stesso ideale di ascoltare e approfondire il messaggio di conversione e riconciliazione della Bella Signora. E’ un’esperienza che ci fa guardare con fiducia ad un futuro migliore. Questi giovani, entusiasti e ripieni del carisma salettino possono davvero diventare fermento di rinnovamento e di riconciliazione in questo nostro mondo segnato da divisioni e contraddizioni. Mentre affido alla protezione di Maria il cammino umano e spirituale dei giovani che ho avuto la gioia di incontrare in Svizzera, incoraggio di cuore questi incontri nella speranza che si ripetano nel tempo.

La nostra comunità salettina spagnola è in festa perché il 19 settembre prossimo, celebrerà il 150mo anniversario della devozione alla Madonna de La Salette in Siador.. In quell’occasione è prevista anche la solenne incoronazione, da parte del vescovo locale, della statua della Vergine che troneggia dalla nicchia sovrastante l’altare maggiore del piccolo Santuario. Grato dell’invito rivoltomi dai confratelli spagnoli, avrò il piacere di essere presente al gioioso avvenimento a nome di tutta la Congregazione. Assieme alla comunità religiosa e ai tanti laici della “Fraternità salettina” presenti in Spagna ringraziamo il Signore di questo lieto evento.

Domandiamogli di continuare a benedire il lavoro apostolico dei nostri confratelli e la grazia di nuove vocazioni, religiose e laiche, che si dedichino con gioia e entusiasmo al ministero della riconciliazione che la Bella Signora ha evocato nella sua apparizione. E’ interessante notare come la Spagna sia stato uno dei primi paesi, dopo la Francia, ad accogliere e propagandare il messaggio e la devozione alla Vergine de La Salette ad opera soprattutto dei laici. Ne fanno fede i numerosi santuari e cappelle disseminati su tutto il territorio.

A seguito dell’allontanamento del Signor Pascal Lacroix, il nuovo Direttore del Santuario de La Salette (Francia) sarà il P. Baris Bernard MS, (USA) a partire dal 9 gennaio 2015. Il Padre, che al presente è membro del “Comitato pro Santuario”, porterà con sé nel suo nuovo ministero a La Salette l’esperienza maturata in tanti anni di generoso e fruttuoso servizio reso all’amministrazione economica della sua Provincia d’origine. Lo ringrazio di cuore a nome della Congregazione per la sua disponibilità a prendere in mano la non facile direzione del Santuario che dovrà portare avanti di concerto con la comunità internazionale, maschile e femminile, e i numerosi collaboratori laici presenti in loco. Un grazie sincero e riconoscente va, inoltre, a P. Skip, Superiore Provinciale degli USA e al suo Consiglio, per aver assecondato positivamente la richiesta rivoltagli dal Consiglio Generale di mettere a disposizione del santuario di Francia il P. Baris per la durata di tre anni.

Dal canto suo, Suor Elisabetta, Superiora Generale SNDS, procederà alla nomina di una Suora al fine di assicurare la continuità nell’incarico di Tesoriere dell’APS a partire da gennaio 2015.

Così facendo, con l’inizio del nuovo anno (2015), la gestione del santuario ritornerà, dopo una decina di anni, completamene nelle mani delle due Congregazioni salettine, MS e SNDS. Vi invito a pregare la Vergine perché questo progetto porti i frutti da tutti noi auspicati.

Sono lieto, infine, di presentarvi il tema “ Ascoltiamo il grido dei poveri”, nel contesto della “Giustizia, Pace e Riconciliazione” per l’anno 2015, con una riflessione che troverete in allegato a questa mia lettera augurale. Mi auguro che, come già accaduto precedentemente, quanto viene proposto alla nostra attenzione sia fatto oggetto non solo di preghiera e studio personale ma anche di scambio fraterno in comunità al fine di aprire sempre di più l’orizzonte del nostro cuore, della nostra mente e del nostro ministero pastorale, alla dimensione socio-ecclesiale, di indiscussa attualità del nostro Carisma e del messaggio de La Salette.

Con la promessa di ricordarvi alla Vergine Riconciliatrice, nel 168mo anniversario della sua apparizione a La Salette, insieme al Consiglio Generale, vi benedico augurando a tutti e a ciascuno una felice e santa festa patronale.

Fraternamente vostro,     P. Silvano Marisa MS

 

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