RELAZIONE SULLA “DUE GIORNI”
DELL’AMCG-FAMIGLIE CARISMATICHE
ROMA 17 – 18 MAGGIO 2017
Venerdì 17 e sabato 18 Novembre ho partecipato, come membro dell’Equipè Internazionale dei Laici Salettini insieme a Mario Apone, Coordinatore Internazionale dei Laici Salettini e padre Silvano Marisa, Superiore Generale dei Missionari Salettini, alla “DUE GIORNI” dell’AMCG-Famiglie Carismatiche che si è svolta a Roma presso la sede dei Fratelli delle Scuole Cristiane.
“La condivisione di un carisma per vocazione” è stato il tema scelto per i due giorni dell’incontro in cui si è messo al centro l’importanza di “fare famiglia” attorno ad un carisma. Si è iniziato venerdì mattina con la conferenza del prof. Jesus Rubio, Fratello delle Scuole Cristiane, che ci ha introdotto nel “Processo Formativo in Famiglia Carismatica”, in atto nella Famiglia Lasalliana, mettendo bene in luce le difficoltà esistenti e le sei tensioni, intese come punti di lavoro, presenti in questo importante processo di cambiamento. Molti gli spunti che il prof. Rubio ha sottolineato riguardo la necessità di superare la distinzione tra il “noi” e il “voi” (molto spesso esistente tra i religiosi e i laici) e anche la separazione, presente nella mentalità ecclesiale, tra maschi e femmine per vincere le numerose resistenze e diventare, invece, un unico insieme chiamato “Noi”, capace di vivere l’unità e la comunione intorno al carisma.
La mattinata si è poi conclusa con la prima parte della conferenza del prof. Ciardi che, utilizzando la metafora del sistema solare, ha sottolineato come sia importante attuare una vera rivoluzione nel rapporto religiosi-laici passando dal modello Tolemaico, che vede al centro i religiosi e le religiose, detentori del carisma e tutto intorno le persone che intendono condividere il carisma, al sistema Copernicano, dove, invece, al centro si trova il carisma e attorno ad esso ruotano, a cerchi concentrici, le differenti vocazioni che sono illuminate dal carisma stesso.
Il prof Ciardi, oltre a sottolineare che il carisma è un dono gratuito dello Spirito Santo dal quale originano le varie forme di vita in cui esso si incarna e si attualizza , ha messo anche in luce la dimensione e la destinazione ecclesiale del carisma per cui ogni Famiglia Carismatica non ha senso se non immersa nella grande comunione tra carismi e vocazioni che ruotano tutti intorno al grande disegno divino della costruzione del regno di Dio.
Dopo il pranzo il pomeriggio è proseguito con la presentazione della Famiglia Carismatica Paolina, un momento molto arricchente in cui l’orizzonte conoscitivo tra noi si è allargato ascoltando l’esperienza di chi narra la propria storia. A seguire è stato presentato il documento ufficiale sul cammino formativo che le Famiglie Carismatiche seguiranno nel trienno 2017-2020, documento al quale si era lavorato nella scorsa Assemblea di Maggio per rispondere in modo concreto all’invito di Papa Francesco a vivere la comunione non solo all’interno come Famiglia Carismatica, ma come Famiglie Carismatiche per poter essere nel mondo di oggi una reale testimonianza profetica.
“Un cammino verso la comunione” sarà dunque il tema di questo percorso formativo che avrà il compito di seminare il dono-comunione tra le Famiglie Carismatiche e di preparare la celebrazione di un grande incontro delle Famiglie Carismatiche insieme al Santo Padre nel 2020. Il documento con i passi della formazione è stato letto in piccoli gruppi e poi discusso nel gruppo allargato suscitando numerose proposte e suggerimenti che la Commissione cercherà di integrerà nel cammino proposto.
Il pomeriggio si è poi concluso con un momento di preghiera tutti insieme nella bellissima Chiesa dell’Istituto per ringraziare della ricchezza del dono reciproco e dell’esperienza di fraternità e condivisione vissuta insieme come Famiglie Carismatiche nella prima giornata insieme.
Sabato 18 Novembre al mattino i lavori della “DUE GIORNI” sono ripresi con la seconda parte della conferenza del Prof. Ciardi che ha messo in luce come il futuro per le Famiglie Carismatiche si sviluppi essenzialmente nel diventare “appassionati di comunione” e nell’individuare i modi per vivere e operare in unità. Da questa prospettiva deriva l’importante sfida per ogni Famiglia Carismatica di essere capace di creare reti, di tessere legami di solidarietà, di istituire ambiti di incontro, di dialogo, di formazione comune tra tutte le varie vocazioni che nascono dallo stesso carisma. Soltanto in questa sinergia, secondo il prof. Ciardi, sarà possibile consentire al carisma di sprigionare tutte le sue potenzialità.
Al termine della conferenza del prof Ciardi si è svolto il lavoro in piccoli gruppi sulla traccia di alcune domande comuni, date per favorire la discussione nel piccolo gruppo. Il confronto è stato molto interessante ma soprattutto è stata un’occasione preziosa per fare conoscenza diretta tra i vari partecipanti al gruppo.
Prima del pranzo la partecipazione alla Santa Messa, ben animata nei canti e nella preghiera, ha rappresentato un momento di condivisione profonda e di impegno ad essere costruttori di comunione e di fraternità tra i diversi carismi e nella varietà delle vocazioni.
Al pomeriggio dopo il pranzo, nel momento dedicato al conoscerci di più, si è svolta la testimonianza della Famiglia Carismatica Marianista e, a seguire, la conferenza di padre Mario Aldegani, Superiore Generale dei Giuseppini del Murialdo, che ha affrontato con passione ed entusiasmo il tema “Un carisma per fare famiglia”.
Anche padre Aldegani ha sottolineato l’importanza di entrare nell’ “onda della comunione”, mettendo bene in luce quanto il tema della comunione sia un tema “generativo” per i nostri tempi e come l’impulso a mettersi insieme sia uno stimolo dello Spirito Santo. Padre Aldegani ha incoraggiato tutti i partecipanti a proseguire questo cammino intravedendo nelle Famiglie Carismatiche un vero risveglio per la Chiesa, un’invenzione dello Spirito Santo e nel mettere insieme i carismi per fare famiglia un talento da far fruttificare! Padre Aldegani ha poi insistito sul fatto che ci sono tanti laici appassionati del carisma e che le comunità che fanno esperienza di comunione sono quelle che vivono meglio la missione perché si aprono alla cultura dell’incontro con altre vocazioni e alla sperimentazione coraggiosa di nuove forme di fraternità. Pade Aldegani ha poi concluso la sua interessante conferenza lasciandoci alcuni spunti sugli atteggiamenti spirituali da vivere per costruire questo futuro come Famiglie Carismatiche in cammino, ben sintetizzati nei 5 verbi , tratti dall’Evangelii Gaudium: prendere l’iniziativa, coinvolgersi, accompagnare, fruttificare, festeggiare. Il pomeriggio di questa ultima giornata si è poi concluso con un momento di preghiera finale e lo scambio di saluti e di arrivederci ai prossimi appuntamenti per l’anno 2018.
Dopo la partecipazione alla DUE GIORNI sarà molto importante trovare il modo per trasmettere la ricchezza ricevuta in questi giorni a tutti i membri della Famiglia Carismatica Salettina perché possa diventare linfa vitale per questo processo di trasformazione in Famiglia Carismatica e per promuovere e coltivare lo spirito dell’incontro, di famiglia e di comunione tra di noi.
Antonella Portinaro